Mercoledì sera a Camparmò c’è stata la S. Messa per gli imprenditori e di seguito, cerco di riassumere quello che ha voluto trasmetterci p. Alvaro.

Il vangelo parlava dell’invio dei 72 discepoli.

La domanda che possiamo porci come imprenditori è: l’imprenditore fa parte della categoria dei 72 oppure no? Siamo anche noi dei missionari?

Se è vero che siamo anche missionari, come deve essere la vita evangelizzatrice di noi imprenditori?

Se guardiamo il vangelo, i settantadue scelti da Gesù anticipavano sempre la sua presenza. Dove Gesù doveva entrare, i 72 lo anticipavano suscitando attesa e desiderio di incontrare il Signore Gesù.

Un po’ come faceva Giovanni Battista, lui predicava un battesimo di conversione per indicare quello di Gesù che avrebbe battezzato nello Spirito Santo.

Se devo in qualche modo anticipare il Signore Gesù, devo manifestare qualcosa che poi gli altri incontreranno.

Quale aspetto deve anticipare l’imprenditore? In che cosa l’imprenditore anticipa Gesù? In che cosa dobbiamo dare priorità nella nostra evangelizzazione?

Cos’è più consono all’imprenditore?

In Giovanni 6, 1-13 si parla della moltiplicazione dei pani e dei pesci, di Gesù che sta sfamando una folla che non ha nulla. Da poco Gesù riesce a moltiplicare così che tutti possano mangiare.

Cosa deve moltiplicare l’imprenditore?

La parabola dei lavoratori della vigna (Matteo 20,1-16).parla di un padrone che, a tutte le ore del giorno, assume operai per mandarli a lavorare nella sua vigna.

La grandezza di questo padrone è che lui moltiplica il lavoro e moltiplica gli operai.

Quindi i che modo un imprenditore può sfamare la folla?

Certamente moltiplicando il lavoro. E come si moltiplica il lavoro? Usando i doni che uno ha! Ogni uno di noi imprenditori, secondo le sue capacità e secondo i doni che ha ricevuto deve usare questo per moltiplicare il lavoro.

Il vero imprenditore è quell’uomo creativo che riesce a moltiplicare quei talenti che ha, moltiplicando il lavoro perché tutti possano sentirsi utili e siano messi in grado di dare al Signore.

La vera carità dell’imprenditore è mettere l’altro nella condizione di dare del proprio al Signore e di aiutare gli altri.

Giuseppe Lunardi

Foto: Miriam Olejnik
Come un imprenditore può evangelizzare