Il fiore tra le rocce… tutto è grazia!
Finalmente liberi di muoverci, finalmente insieme dopo questo lungo periodo di isolamento Covid. Noi, quattro consacrati nel mondo, possiamo stare insieme ad Alvaro e ai fratelli interni.
Chi siete? Cosa fate?, queste domande ci interpellano da sempre, ogni volta, sia dentro che fuori dalla Koinonia.
Bene, più che altro vorremmo “essere” segno della misericordia di Dio, presenza che intercede per i fratelli e li serve attraverso il dono di consolazione che a nostra volta abbiamo sperimentato fortemente.
L’immagine del fiore tra le rocce ci accompagna e ci identifica. Tra le pietre, le durezze e le asperità della vita, abbiamo fatto l’esperienza dell’Amore che chiama, che salva, che sempre rialza. Abbiamo ricevuto e accolto il dono della consacrazione rimanendo nella condizione in cui eravamo, rimanendo nel mondo senza sentirci del mondo. Il dono ricevuto ci fa vivere, da significato alla nostra vita. Apparteniamo a Cristo e alla Koinonia.
Un fiore tra le rocce lo puoi vedere in luoghi particolari, in montagna tra le pietre, sui bordi delle strade tra le crepe dell’asfalto. Così siamo anche noi consacrati nel mondo, nati per grazia in situazioni aride, inospitali, sfavorevoli. Nessuno di noi avrebbe potuto rinascere da solo. La potenza della grazia ha superato ogni condizione sfavorevole, ha vinto la forza che viene dall’alto.
Questo tempo trascorso insieme a Camparmò, ha suscitato in noi domande, ci ha stimolato a cercare, a muoverci, a chiedere continuamente al Signore di essere sempre di più per noi Spirito e vita che ci rinnova, ci matura, ci fortifica.
Tutti, più che mai in questo tempo che ci ha distanziati, abbiamo bisogno di incoraggiarci, di fidarci del Signore, credere che il dono ricevuto è al servizio del corpo, per l’edificazione vicendevole.
L’affetto, il calore ricevuto e donato, ci ha fatto bene. Siamo fiori fragili tra le rocce del mondo, abbiamo bisogno di essere riparati e questo lo può fare solo la comunione del corpo.
Noi desideriamo essere per la comunità, al servizio della comunità, affinché il karisma ricevuto non si disperda ma si sviluppi e si fortifichi in due azioni che ci caratterizzano: intercessione e cura verso i fratelli attraverso il dono di consolazione. Tali doni, già presenti e vissuti da noi, sono forse talmente discreti che rischiano di non essere visti.
Ringraziamo il Signore per averci donato tanta gioia per la consacrazione perpetua della nostra sorella Elena da Verona. Il suo SÌ è anche il nostro.
Il SÌ che il nostro cuore continuamente proclama.

Massimiliana, Antonella, Elena e Tony

 

 

Foto: Federico Bergamin

 

Cristo è risorto!
Cari amici, sono Elena Guastalla della CF di VR e appartengo all’Oasi di Camparmò.
Desidero testimoniare la gioia di sentirsi infinitamente amati da Dio al di là di tutto. Mi permetto di fare mie le parole del Magnificat….. “Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente e Santo è il Suo nome….”.
Il Signore Gesù mi ha raccolto dal fango del mondo. Il progetto del Signore è più grande di ogni progetto umano. In Gv 15,16 il Signore dice: “ Non voi avete scelto Me ma Io ho scelto voi….” e così Gesù ha dato vita alla Sua Parola chiamandomi e donandomi la Koinonia Giovanni Battista. Con curiosità, speranza, gioia ed emozione mi sono abbandonata alla Sua chiamata e mi sono lasciata condurre nelle Sue vie spesso con fatica ma con la certezza che Dio è la felicità che non delude mai. Un tempo nuovo per me fatto di liberazione e guarigione del cuore. Così è iniziata la mia storia d’amore con Colui che è Via, Verità e Vita. Il Signore Gesù è il Salvatore di ogni uomo, è Colui che accolto, dona la vita nuova. Il Suo amore perfetto e gratuito ha fatto breccia nel mio cuore stanco e ferito mettendo in me il fermo desiderio di appartenere a Lui per sempre, di consacrare, pur vivendo nel mondo la mia vita a Lui.
Nella Koinonia Giovanni Battista la vita consacrata nel mondo è la risposta alla chiamata del Signore Gesù a seguirlo radicalmente con amore indiviso, immolando il matrimonio e per dedicarsi al servizio dei fratelli, alla preghiera, all’evangelizzazione, mantenendo il proprio stato di vita nell’ambiente sociale e lavorativo nel quale comunemente si vive.Ho avuto il privilegio di pronunciare il mio SÌ x sempre al Signore Gesù a Camparmò domenica 16 maggio 2021 alla presenza dei miei cari, col pastore dell’oasi, p. Alvaro, e confortata dalla presenza gioiosa di due sorelle, Massimiliana e Antonella, e un fratello, Antonino, che prima di me hanno risposto a questa chiamata speciale.

Grazie che mi avete accolto!
Elena

 

 

 

Il fiore tra le rocce… tutto è grazia!