Nella serata Aggeo ricordiamo l’importanza di guardare la libertà del proprio cuore (dalle paure, dalle catene e altre angosce) un cuore che non si affanna, un cuore che con fiducia avanza e riceve perché si interessa dell’altro. 

Un cuore fiducioso che come Davide davanti a Golia non si spaventò considerando la sua piccolezza o la povertà dei suoi strumenti, ma che confidò nel suo Signore, che lo aveva già liberato dal leone.

Un’imprenditore cristiano è fiducioso della Presenza del Signore e si interessa degli altri come persone. Persone con un nome, un cognome, una storia. Soltanto essendo di benedizione per gli altri ci si ritroverà nella propria attività con dei collaboratori e non soltanto con degli impiegati. Essi sperimentando che il loro bene è superiore al loro lavoro, essendo trattati da fratelli più facilmente contribuiranno all’esito comune, ma soprattutto sorgerà una vera fratellanza e comunione. 

La vera trasformazione dell’imprenditoria è quando i lavoratori diventano collaboratori, perché sono fratelli amati, persone che posso aiutare, che a loro volta diventano segno del Regno di Dio nel nostro lavoro.

Diana Gil Higareda

 

 

Foto: Miriam Olejnik 

La nuova imprenditoria cristiana comincia dal cuore!