Per me è stata la giornata più bella della mia vita! Le emozioni di quel giorno sono state fantastiche. Ripenso alla mia vita di un anno fa e mi vedo nelle tenebre più totali; le mie lacrime di quel tempo erano di dolore per la croce di mio figlio. Domenica scorsa invece, stando sul palco al momento degli impegni, queste lacrime si sono trasformate in lacrime di gioia, e l’avere la croce si è trasformato in essere sulla croce.

“Se ami Dio che non vedi come fai a non amare il fratello che vedi”. È un versetto che nella mia vita vivo spesso e quel giorno il vedere i fratelli che mi circondavano è stata un’esperienza bellissima, vedere che applaudivano, che gioivano; in loro vedevo la gioia. Come dice padre Alvaro, bisogna essere gioiosi.

Non dimenticherò mai questo giorno; è stato come un battesimo. Non ricordo il mio battesimo, ma domenica mi sono sentito come battezzato; da quel giorno mi sento diverso.

Sono ancora nel percorso, perché non sono assolutamente diventato un santo, ma è bello portare ogni giorno la propria testimonianza alle persone che si incontrano, come io faccio con i miei clienti di lavoro.

E l’ascoltare gli insegnamenti di padre Alvaro, quando parla dell’uso della lingua, quando parla dell’uso della testimonianza, è stupendo. Ogni giorno ti dà qualcosa in più per andare avanti.

Sono veramente felice di esser stato accolto da questa comunità, perché pregare da solo serve, sì, ma pregare con i fratelli e sorelle ti fa sentire il Signore vicino.

Maurizio Masconale

 

 

 

Foto: Federico Bergamin

 

Lacrime di gioia