All’inizio dell’incontro di Koinonia, le parole del profeta Geremia ci hanno esortato a non giustificarci dicendo che non sappiamo parlare, che siamo giovani… (Ger 1,6). Non dobbiamo avere paura di essere quello che il Signore vuole che siamo: una Koinonia. Oggi è stato impossibile nasconderci dietro alle scuse. È il momento di riportare alla luce quel talento messo sotto terra per paura. Già siamo una Koinonia, ma siamo profetici per questo nostro tempo se ciascuno di noi fa buon uso del dono ricevuto. Come Giovanni Battista annunciamo la presenza del Risorto in mezzo a noi con il nostro stare insieme. Se rimanessimo isolati sarebbe piuttosto un denunciarne l’assenza, ma non siamo stati chiamati a fare questo.

Il Vangelo della speranza ci spinge ad andare verso i nostri fratelli per portare loro vitalità, ed è alla portata di tutti, nessuno può esimersi dal farlo – chi l’avrebbe mai detto – anche con una semplice telefonata possiamo portare una ventata di ossigeno, in altre parole, è Gesù Risorto che bussa alla porta dei nostri fratelli. Rischiamo nell’essere generosi e disponibili! Non abbiamo niente da perdere; al massimo perderemo… la pigrizia.

L.T.

 

 

Foto: Miriam Olejnik

Profetici per questo tempo