Dio guarda con amore tutto ciò che ha creato. All’incontro di Verona nessuno di noi si aspettava di trovarsi in compagnia di una persona autorevole e stimata di nome Naamàn (2Re 5). Un uomo di grandi conquiste, ma incapacitato a risolvere un suo problema. Nel tentativo di porre fine alla sua fastidiosa lebbra, purtroppo va nel posto sbagliato, credendo di trovare l’aiuto giusto.

La soluzione sta nelle cose semplici, ma non sono facili da accogliere!

Forse la vera lebbra è persistere nel voler farsi vedere bravi e pretendere che gli altri si pieghino a nostro piacimento. Con le cose di Dio non va proprio così.

Mai disprezzare quello che Dio ci dona. Impariamo a ringraziare per quello che siamo e che abbiamo.

Naamàn aveva un “ma”, la sua opportunità per un cambio di vita. La lebbra è stata la sua “fortuna” per sperimentare e testimoniare le meraviglie di Dio.    

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Foto: Lucia Cholujova 

Testimoni delle meraviglie di Dio