Un imprenditore può operare secondo lo stesso spirito di Gesù con i propri collaboratori. Nell’ordine materiale è un ponte, un’alleanza perché nessuno vive per sé stesso.

Dal vangelo secondo Giovanni (Gv 5,17-30) ricaviamo alcune cose che Gesù compie, secondo quello che fa il Padre.

  1. Agisce sempre. Un imprenditore si identifica in questa operosità che non lo lascia in pace.
  2. Da sé non può fare nulla. Abbiamo bisogno dell’aiuto di Dio, e al tempo stesso non possiamo pretendere di riuscire bene da soli. I nostri talenti vengono fuori grazie a chi abbiamo vicino.
  3. Opere più grandi. Non si rassegna, cioè non si ferma di fronte agli ostacoli. Così facendo un imprenditore è un trascinatore, mette in moto quella dinamicità che tutti sognano.
  4. Dà la vita. Siamo qui per edificare i nostri fratelli dando speranza: il male non vincerà.
  5. Ascolta. Quando un imprenditore ascolta chi lavora al suo fianco, sarà ascoltato a sua volta; così nascerà la fiducia.
  6. Non cerca il proprio interesse, ma la gioia dell’altro. Per vivere evangelicamente la nostra chiamata mettiamoci in un’ottica di far arricchire chi lavora con noi. Sorgerà la gratitudine!

Chi vede un imprenditore così, si rende conto che ha una profondità che supera le leggi dell’economia e riconoscerà che si trova in presenza di una persona capace di creare un’atmosfera che dà energia vitale.

To

 

 

Foto: Miriam Olejnik

Il profilo dell’imprenditore