Fa piacere incontrarsi con chi vive questa certezza nel cuore: “la gioia del Signore è la mia forza”. Una persona gioiosa ha fatto una scelta tra le tante tendenze e aspirazioni. San Francesco di Sales la chiama “devozione” nel primo capitolo della Filotea.

La spiritualità più in linea con il nostro carisma ci aiuta a vivere bene la fede e a sentire il calore rassicurante dei fratelli.

Per farci trovare così come il Signore ci sta chiedendo, dobbiamo mantenere brillante come l’oro il dono di Dio in noi. Alcuni semplici consigli.

1.     Perseveranti e concordi nella preghiera qui in Gesia. Questo è il nostro cenacolo, da cui Gesù non vuole che ci allontaniamo (At 1,4).

2.     I nostri fratelli attendono parole di coraggio. Giovanni Battista annuncia la prossimità della liberazione (Is 40, 1-6). Diamogli speranza e non ulteriori pesi sulle spalle.

3.     Guarda ai bisogni di chi viene in Gesia. Non si ama solo a parole e miracoli. Andiamo incontro a chi si aspetta veramente qualcosa da noi. Metterci allo stesso livello è già una grazia.

4.     Prendiamo per mano i nostri fratelli (At 3,5-8) per farli partecipi del dono ricevuto. In Gesù, nostra forza, possiamo stare in piedi, anzi, possiamo camminare insieme.

Un entusiasmo di questo tipo è splendente come oro, e i nostri fratelli se lo meritano!

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Foto: Alessandro Penzo 

L’entusiasmo è la nostra forza